jeudi 10 juin 2010

Les grosses chaleurs sont là

Per una settimana una bolla di afa farà salire le temperature nell'isola

Sardegna, ecco il grande caldo

A Oristano si raggiungeranno punte di 36 gradi

Giovedì 10 giugno 2010
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oco meno di una settimana. Tanto durerà la bolla di afa che sta facendo salire le colonnine di mercurio dei termometri praticamente in tutta l'Isola. Le temperature in alcune zone sono destinate a sfiorare i 40 gradi, ma a rendere ancora più insostenibile il cosiddetto "caldo percepito" sarà la possibile comparsa di una cappa di umidità che il torrido vento di scirocco rischia di non riuscire a spazzare via.
PREVISIONI «Le temperature raggiungeranno nelle coste occidentali i 34 gradi, con punte anche di 36» spiega il maresciallo Gianni Brescia, ieri di turno all'ufficio meteo della base dell'Aeronautica militare di Decimomannu, «La ragione è semplice. Il periodo di esposizione al sole è aumentato considerevolmente. A far arrivare questo caldo è lo scirocco: esiste una componente stagionale, dato che siamo ormai a metà giugno, ma c'è anche un flusso di correnti che arriva da Sud-Est che agevola il trasporto di aria più calda». Più caldo nelle zone dell'entroterra rispetto che in costa, ma a soffrire maggiormente potrebbero essere gli abitanti dell'Oristanese. «Questo perché il vento che arriva dal mare è più fresco» prosegue il meteorologo, «ma quando attraversa il Campidano l'aria a contatto col terreno tende a riscaldarsi per lo scambio termico. I picchi potranno superare i 35 gradi, ma ovviamente non bisogna tener conto dei termometri delle autovetture che prendono la temperatura a ridosso dell'asfalto e dunque risulta molto più calda».
TUTTI AL MARE L'estate dunque inizia a farsi sentire, dopo il biglietto da visita che ha mostrato ai sardi domenica scorsa. I cagliaritani, ad esempio, hanno invaso la spiaggia del Poetto come in una normale giornata d'agosto, mentre tutte le principali spiagge sarde hanno iniziato ad affollarsi di bagnanti. Già da queste ore, dunque, le temperature saliranno e resteranno sopra i livelli stagionali per poco meno di una settimana. «In molte zone italiane - assicura l'esperto - la temperatura potrà aumentare di 2-3 gradi, con anche picchi più alti, ma non è comunque il caso di lanciare inutili allarmismi».
GLI ANZIANI Il sole, in ogni caso, picchierà forte, dunque gli esperti consigliano soprattutto agli anziani alcune precauzioni. Uscite brevi e non troppo tempo all'aria aperta, ma soprattutto senza affaticarsi dalle 12 alle 18. I medici consigliano poi di bere molta acqua, anche quando non si ha sete. «Evitare alcolici e troppa caffeina - dice Mario Mura, medico di famiglia - consumare frutta fresca e limitare i pasti eccessivamente calorici durante l'arco dell'intera giornata». Da scongiurare, poi, i rischi di malattie dovute all'eccessiva esposizione, soprattutto per gli amanti della tintarella che in queste ore trascorreranno ore in spiaggia. Usare creme solari con alti fattori protettivi aiuta a prevenire l'insorgenza di complicazioni.
Caldo in arrivo confermato anche dagli esperti dell'Arpas che lavorano al Servizio agrometeorologico regionale per la Sardegna (l'ex Sar Sardegna). Le previsioni per i prossimi giorni confermano un "cielo sereno o poco nuvoloso con possibile formazione di nebbie o foschie mattutine". Le temperature stazionarie. I venti deboli, con possibili rinforzi al nord. Le temperature previste per le grandi città oscillano tra i 14 di Lanusei di minima e le massime di Cagliari che oggi toccheranno 31 gradi.
FINE SETTIMANA «Per il fine settimana - dicono gli esperti dell'Arpas - si prevedono condizioni di cielo generalmente poco nuvoloso per il passaggio di nubi alte. Le temperature non subiranno variazioni di rilievo. I venti soffieranno deboli a regime di brezza sabato, in rotazione dai quadranti meridionali domenica. Mari poco mossi o mossi». Ieri, intanto, le centraline meteo dell'aeroporto di Alghero-Fertilia hanno fatto registrare 34 gradi, temperatura tra le più alte in Italia. Solo in prossimità della costa il caldo è stato mitigato dalla brezza marina, mentre nelle città più grandi e nelle zone più interne dell'Oristanese gli abitanti hanno dovuto fare i conti anche con la cappa di umidità.
FRANCESCO PINNA

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